In questo periodo storico siamo ancora un po’appesantiti dalla situazione pandemia ma ciò non toglie che il richiamo alla vita e al risorgere dell’entusiasmo affievolitosi è molto potente. A proposito il vangelo del 20 giugno ci ricorda come Gesù invita gli Apostoli a raggiungere l’altra riva, invito che si può interpretare alla stregua di un richiamo a ritrovare quella spinta vitale ad oltrepassare gli ostacoli che ancora ci attanagliano per arrivare a raggiungere il nostro benessere, la nostra libertà, il nostro sorriso. È vero serve ancora un po’di pazienza ma è lecito iniziare ora a “scomodarsi” per riprendere le passioni che coltivavamo pre pandemia, per andare a incontrare anziani bisognosi (con le dovute cautele) e per assaggiare la ritrovata libertà dopo quasi un anno e mezzo di agonia. Il ritornello nelle interviste e nelle ultime pubblicazioni sembra sempre il solito, cosa abbiamo imparato da questa tragedia? Le risposte sono tendenzialmente univoche e banali, per quanto mi riguarda penso che ognuno a tratto un personale insegnamento, negativo o positivo che sia, ma ricco di significato per vivere ancora meglio come si suol dire dopo aver vissuto e resistito attivamente a situazioni drammatiche. Auspico a tutti un buon ritorno alla vita e a una libertà maggiormente consapevole e altresi più piena rispetto a prima.
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