Ecco perché alcuni proverbi e modi di dire hanno a che fare col colore rosso
Per modo di dire s’intende “una locuzione tipica di un certo sistema linguistico” e per proverbio “detti brevi, spesso arguti, di origine popolare molto diffusi e che contengono massime, norme e consigli fondati sull’esperienza”, che da una lingua a un’altra possono cambiare oppure addirittura non essere presenti.
Spesso la loro comprensione non è fornita dal significato letterale ma da quello figurato e che nel tempo è diventato convenzionale. Queste espressioni, come già facevano notare Freud, Jung, James e Galton, una volta imparata una lingua vanno a formare un magazzino lessicale nella nostra mente che è in grado di fare delle associazioni anche inconsapevoli con varie sfere del sapere e consente così alle persone di capire ogni forma di comunicazione più o meno convenzionale (semantica). Infatti dietro ad ogni frase idiomatica ci sono motivi storici, antropologici, linguistici e psicologici. A titolo esemplificativo verranno nel prossimo paragrafo citati modi di dire e proverbi italiani che fanno riferimento al colore rosso con la relativa spiegazione sul motivo per cui vengono usati.
Espressioni col colore rosso
“Vedere rosso come i tori” significa adirarsi, farsi prendere da un’ira cieca e furibonda così come vuole la tradizione che succeda ai tori quando vedono qualcosa di rosso. In realtà gli scienziati dicono che i tori non sono in grado di distinguere i colori e vedono i differenti colori come diverse sfumature di grigio. La reazione dei tori durante la corrida è data dal continuo movimento della muleta, il panno dei toreri. La ragione della scelta del colore rosso nella corrida ha radici ‘umane’, è semplicemente il colore del sangue.
“Andare in rosso” significa avere un’esposizione di denaro che supera l’ammontare della propria disponibilità bancaria. Questo è dovuto al fatto che fino a poco tempo fa’ gli estratti conto bancari riportavano le partite di dare ed avere rispettivamente in nero e in rosso.
Quando si arrossisce in viso a causa della timidezza, di una congestione, della febbre ma anche quando tutto il corpo appare arrossato per una prolungata esposizione solare oppure a causa di diverse malattie si suole fare le seguenti similitudini che rendono meglio l’idea.
“Rosso come il fuoco”, perché il fuoco si presenta di un rosso acceso e brillante, “rosso come un gambero”, perché il gambero che normalmente si presenta di un colore appena rosato o grigiastro dopo la cottura appare di un bel rosso vivo, “rosso come un papavero”, richiamando un fiore dal colore rosso deciso o “rosso come un peperone”, espressione usata soprattutto per indicare il naso rosso di una persona.
Quando invece si fa riferimento alla bellezza delle labbra di una donna si preferisce usare le espressioni “rosso come un rubino”, in quanto questa gemma si presenta di un rosso intenso, cupo e sanguigno oppure “rosso come una fragola”, perché questo frutto ha un bel colore acceso e brillante.
Rossore non è sempre colpa!
Il che significa che l’arrossire in viso
può non essere segno di colpevolezza,
ma di timidezza.
Il proverbio “rosso di fuoco dura poco” vuole dire che chi è facile d’ira, simboleggiato dal colore rosso sul viso delle persone adirate, spesso si placa altrettanto in fretta.
“Rosso di mattina, mal tempo si avvicina” significa che quando il cielo rosseggia al mattino si avvicina il maltempo. Questo proverbio è anche noto nella forma “rosso di mattina, la pioggia s’avvicina/è vicina”. Il detto “rosso di sera, buon tempo si spera; rosso di mattina mal tempo s’avvicina” fa intendere che il cielo rosso di sera fa sperare nel sereno, rosso di mattina prelude invece al brutto tempo. Il colore rosso del cielo fornisce indicazioni meteorologiche diverse a seconda del momento della giornata in cui si presenta. Hanno un significato simile, che alludono alle medesime variazioni del tempo anche le seguenti espressioni: “aria rossa di sera, buon tempo si mena”, “quando il sole va giù rabbioso, il giorno di poi non è piovoso” e “rosso di sera, buon tempo mena; rosso di mattina, empie le tina”.
Esistono nei proverbi anche dei falsi pregiudizi che però vengono trasmessi e mantenuti nella lingua e uno di questi si riferisce alle persone con i capelli rossi alle quali è attribuita una certa dose di malvagità o di falsità. I detti su questo argomento sono tanti come “pelo rosso, marchio infame”, “rosso malpelo”, “pelo rosso, razza grama”, “rossopeloso, maligno e dispettoso”, “rosso di pelo non dice il vero” e “se il grande fosse valente e il piccolo paziente, e il rosso leale, ognun sarebbe uguale”.
Quindi…
Il rosso è associato a molti significati, alcuni frutto dell’esperienza fisica come quella del tempo meteorologico o delle reazioni cutanee delle persone, altri invece derivati da significati culturali, come pregiudizi o erronee credenze. Ciò dimostra quanto sostenevano all’epoca Freud, Jung, James e Galton.
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